Luoghi più propensi alla formazione di favi
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Febbraio 21, 2022Scopri in questo articolo come riconoscere le differenze tra i favi di ape e quelli di vespa
Spesso possono essere confuse le api con le vespe, così come i loro nidi e i favi che li compongono. Quest’ultimi hanno scopi diversi a seconda della specie che li ha sviluppati. In questo articolo vi spiegheremo quali sono le principali differenze tra i favi di ape e quelli di vespa per togliervi ogni dubbio.
Inoltre, conoscere le caratteristiche di queste due specie e il modo in cui sviluppano i propri nidi può essere davvero utile per determinare il giusto approccio in caso di infestazione.
Avere un’invasione di imenotteri come api e vespe vicino alle vostre dimore non è, infatti, raro in periodi primaverili ed estivi. Perciò è importante fare attenzione alla presenza di questi insetti nei pressi di casa e saper individuare se vi sono stati creati nidi.
Prima di individuare quali sono le differenze tra i favi di ape e quelli di vespa, vediamo in cosa differiscono questi due insetti.
Ape vs Vespa
A primo impatto, le api e le vespe appaiono molto simili tra loro per via del loro aspetto e delle loro abitudini. Infatti, entrambi appartengono all’ordine degli imenotteri sociali e basano le loro azioni su vere e proprie regole di gruppo. Oltre al loro comportamento, presentano caratteristiche simili come i colori, dimensioni e forme.
Nonostante queste similitudini è possibile individuare molte differenze ad una più attenta osservazione.
Innanzitutto, le api fanno parte della categoria delle Apidi. Queste sono in grado di raccogliere nettare e polline dai fiori con facilità grazie al loro particolare apparato bucale. Le vespe, invece, appartengono alla categorie delle Vespidi e sono onnivore. Infatti, si nutrono sia di sostanze zuccherine, che di insetti o alimenti prodotti dall’uomo.
Per quanto riguardo il loro aspetto, le api sono ricoperte da peluria gialla e nera e sono di dimensioni più piccole rispetto alle vespe. Quest’ultime, invece, hanno una corporatura più lunga e non sono ricoperte da peluria. Sebbene esistono alcune vespe a strisce nere e gialle come le api, il giallo delle vespe è visivamente più intenso.
Un’altra differenza che caratterizza le api e le vespe è il pungiglione. Infatti, le vespe hanno un pungiglione liscio e possono provocare punture ripetitive. Invece, il pungiglione delle api ha una forma ad uncino. Di conseguenza, una volta inflitta la puntura l’insetto non può più sfilarlo, perdendo così il pungiglione e andando incontro alla morte.
Infine, un’altra caratteristica che differenzia queste due specie di insetto è il modo in cui sviluppano il proprio nido. Infatti, quello delle api è formato con la cera, mentre quello delle vespe è fatto con una sorta di “cartone” ottenuto impastando fibre vegetali.
Vediamo di seguito più nel dettaglio come sono composti i loro nidi e le principali differenze tra i favi di ape e quelli di vespa.
Differenze tra i favi di ape e quelli di vespa
Le api e le vespe creano favi, ovvero, raggruppamenti di cellette esagonali che compongono il nido che li ospita. Ci sono però alcune differenze tra i favi di ape e quelli di vespa, scopriamole subito.
Il nido di vespa, a differenza di quello creato dalle api, ha una struttura sferica più semplice; generalmente, il punto di accesso si trova nella zona sottostante. Al contrario, il nido di ape (alveare) ha la forma di un calice rovesciato e spesso viene costruito sui tetti delle abitazioni o sui cornicioni.
Il nido delle api contiene i favi fatti con la cera secreta dall’insetto stesso e al loro interno vi si possono trovare migliaia di esemplari. Invece, i favi di vespa, non sono di cera, bensì di un materiale più solido simile al cartone.
Sia i favi delle api che quelli delle vespe possono arrivare ad avere dimensioni piuttosto grandi riuscendo così ad ospitare migliaia di individui. Ciò potrebbe rappresentare una fonte di pericolo soprattutto per quanto riguarda i favi delle vespe, essendo più aggressive delle api. Esse potrebbero infatti attaccare le persone che frequentano la zona se vengono disturbate, anche accidentalmente.
Fare una distinzione tra i favi di queste specie è inoltre fondamentale. Questo perché quello delle vespe dovrebbe essere rimosso il prima possibile, mentre di fronte a quello delle api bisognerà contattare l’apicoltore più vicino. Quest’ultimo, recuperati tutti i componenti della colonia, li trasferirà presso un’arnia di allevamento preservando il contenuto del fuco.
Quando è necessaria la rimozione di favi?
Come abbiamo visto, i favi di api e vespe sono diversi nella struttura e composizione, ma anche nel rischio che possono comportare all’uomo, che, nel caso delle vespe è sicuramente più elevato.
I favi degli alveari devono essere trattati con attenzione per non causare danni alle api. Queste, infatti, sono una specie protetta la cui soppressione è vietata dalla legge. Perciò, quando si individua la presenza di favi di api occorre segnalare l’alveare ai vigili del fuoco. Questi contatteranno l’apicoltore di zona per l’asportazione e il recupero dello sciame.
Al contrario degli alveari, i favi di vespa devono essere assolutamente rimossi. Questo perché possono essere particolarmente rischiosi per la sicurezza pubblica. Soprattutto se raggiungono grandi dimensioni. In questo caso, puoi rivolgerti a ditte specializzate per una rimozione favi in completa sicurezza.
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